Dale. Dale è venuto da Sedona, un posto in Arizona famoso in tutto il globo per essere sede di un vortice energetico, ed effettivamente appena lo vedo vengo immediatamente attratta dalla sua energia magnetica, lui dalla mia macchina fotografica. Salve. Complimenti del caso. Quali sono le pietre più preziose che hai? Sì, è una Mamiya. È a pellicola. Caspita è un bel rischio, dice, mi racconta che una volta lui e un suo amico sono andati a fotografare i lampi nel deserto per tutta una notte, lui con la digitale, film per l’amico. Lui scatta, controlla e subito corregge il tiro, decine di splendide foto di lampi notturne. Le foto dell’amico non sono venute, tempi lunghi e i lampi non si vedono neanche in una, ma lui che aveva guardato le prime prove nello schermino della digitale è riuscito a compensare e a farle tutte buone. Certo, il fascino della pellicola è un’altra cosa…

Dale, prendi le tue pietre più preziose, ti voglio lì, dietro al tuo banco da lavoro.
Bella comunque quella macchina, io avevo una Pentax. Ah, per fare le foto in verticale fai così? Semplicemente giri il retro?
Sì, è una caratteristica speciale della Mamiya.






E ora vorrei vedere la pietra a cui tieni di più.

Aspetta un attimo! Mi porta la foto di un cristallo che ha fotografato lui. Dentro c’è riflesso tutto il Grand Canyon. Ammazza!

Non è mica Photoshop sai! È così, esattamente come l’ho scattata. E sai come ho fatto? Dietro al lenzuolo nero su cui poggia, ci ho nascosto un proiettore e c’ho proiettato dentro una diapo del Gran Canyon, per questo lo si vede solo dentro e intorno è tutto nero!

Dale, sei un genio.